Archivi categoria: Elusione – Abuso del diritto e libertà di iniziativa economica

Elusione – Abuso del Diritto – La violazione di una norma antielusiva puo’ costituire reato tributario

giurisprudenza

Si ricorda chel’art,  37-bis del DPR n. 600/73 prevede specifiche disposizioni anti-elusive.

La norma dispone l’inopponibilità all’amministrazione finanziaria degli atti, fatti e negozi, anche collegati tra loro, se:

  1. privi di valide ragioni economiche;
  2. diretti ad aggirare obblighi o divieti previsti dall’ordinamento tributario;
  3. volti ad ottenere un vantaggio fiscale indebito (riduzione d’imposta o rimborso).

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Cassazione Civile, sez. tributaria, sentenza 21/10/2005 n° 20398

giurisprudenza

Nella disciplina anteriore all’entrata in vigore dell’art. art. 37-bis del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 (introdotto dall’art. 7 del d.lgs. 8 ottobre 1997, n. 358) pur non esistendo nell’ordinamento fiscale italiano una clausola generale antielusiva, non è contestabile l’emergenza di un principio tendenziale, desumibile dalle fonti comunitarie e dal concetto di abuso del diritto elaborato dalla giurisprudenza comunitaria, secondo cui non possono trarsi benefici da operazioni intraprese ed eseguite al solo scopo di procurarsi tali agevolazioni.

E’ quanto stabilito dalla Sezione Tributaria della Cassazione con l’innovativa sentenza n. 20398 depositata il 21 ottobre 2005.

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Abuso del Diritto – Sentenza Halifax (2006) della Corte di Giustizia dell’Unione Europea

giurisprudenza

La  Corte di Giustizia dell’Unione europea con la sentenza Halifax (causa C-255/02, depositata il 21 febbraio 2006),  limitatamente all’Iva e ai tributi armonizzati, ha elaborato una nozione di abuso autonoma dalle ipotesi di frode, richiedendo che le operazioni, pur realmente volute ed immuni da rilievi di validità, debbano avere essenzialmente lo scopo di ottenere un vantaggio fiscale.

“Perché possa parlarsi di comportamento abusivo, le operazioni controverse devono, nonostante l’applicazione formale delle condizioni previste dalle pertinenti disposizioni della sesta direttiva e della legislazione nazionale che la traspone, procurare un vantaggio fiscale la cui concessione sarebbe contraria all’obiettivo perseguito da quelle stesse disposizioni. Non solo. Deve altresì risultare da un insieme di elementi obiettivi che le dette operazioni hanno essenzialmente lo scopo di ottenere un vantaggio fiscale

DECRETO LEGISLATIVO 8 ottobre 1997, n. 358 – Capo II DISPOSIZIONI IN MATERIA DI COMPORTAMENTI ELUSIVI

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Capo II
DISPOSIZIONI IN MATERIA
DI COMPORTAMENTI ELUSIVI

Art. 7.
Individuazione di operazioni di natura elusiva
e modificazioni in materia di accertamento e contenzioso

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L’abuso del diritto – Elusione – art.37-bis del D.P.R. n. 600 del 1973

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L’abuso del diritto, in materia tributaria, è un istituto di origine giurisprudenziale ed è generalmente individuato in quelle operazioni, prive di spessore economico, che l’impresa mette in atto con l’obiettivo principale di ottenere risparmi di imposta attraverso l’utilizzo distorto di schemi giuridici.

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La Pianificazione Fiscale alla luce della recente giurisprudenza

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La Corte di Cassazione si è, ormai, univocamente espressa sul concetto di “abuso del diritto e libertà di iniziativa economica”

La Suprema Corte di Cassazione (Sezione Tributaria) con la sentenza n° 1372 del 21.01.2011 ha posto in evidenza come si tratta pur sempre di verificare se l’operazione rientra in una normale logica di mercato, si deve affermare che il carattere abusivo deve essere escluso per la compresenza, non marginale, di ragioni extra fiscali che non si identificano necessariamente in una redditività immediata dell’operazione, ma possono essere anche di natura meramente organizzativa, e consistere in miglioramento strutturale e funzionale dell’impresa. Tale è la regola emergente dal sistema, sul modello comunitario, che prende in considerazione soltanto il contenuto oggettivo dell’operazione, a differenza di altri ordinamenti”.

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